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Come organizzare un evento artistico originale e a basso costo

INDICE

Organizzare una mostra d’arte è forse uno dei task più affascinanti ed impegnativi per un event planner, particolarmente in uno scenario come quello italiano in cui – ovviamente – l’offerta è sempre abbastanza elevata e qualificata e la domanda è invece purtroppo ormai confinata entro vere e proprie nicchie di consumatori culturali, sempre meno affollate e sempre meno disposte alla fruizione pubblica degli eventi.

Tra le altre difficoltà che possono scoraggiare l’allestimento di una mostra d’arte rimane predominante il fattore rappresentato dai costi vivi da sostenersi nelle fasi organizzative e preliminari, ammesso e non concesso che la mostra risulterà poi economicamente capace di restituire gli sforzi fatti dai promotori, una volta aperta al pubblico.

Questo scoglio iniziale è tanto più cogente se pensiamo agli artisti esordienti e in generale all’arte contemporanea, che per sua natura riesce più difficilmente ad attrarre pubblico pagante e soprattutto fatica – più che altro – nel trovare finanziamenti, patrocini o sponsorizzazioni che possano permettere quel capitale di startup necessario per l’allestimento di eventi o mostre dedicate.

Uno spiraglio straordinario in tal senso è rappresentato dalla recente – e crescente – apertura di siti di archeologia industriale nei principali centri cittadini di tutto il paese.

Il movimento dell’archeologia industriale mira al recupero funzionale – in chiave storica, culturale ed artistica – di quell’ingente patrimonio edilizio di origine industriale che, ormai dismesso e abbandonato dai proprietari originali, viene restituito al demanio e riaperto alla fruizione pubblica.

I siti di archeologia industriale risultano quindi offrire oggi un’opportunità molto interessante per gli allestitori che volessero tentare di risparmiare una piccola parte del budget d’allestimento, perché naturalmente queste location – spesso molto grandi ma anche abbastanza sguarnite di sovrastrutture e facilities di vario genere – possono garantire accoglienza per cifre parzialmente più abbordabili di quelle richieste dai più tradizionali circuiti che comunemente ospitano mostre d’arte.

D’altra parte alcuni di questi ex stabilimenti industriali oggi recuperati al pubblico possono garantire anche uno scenario decisamente suggestivo per l’artista che espone, offrendo un contesto davvero originale per gli allestimenti che si vorranno proporre e rivelandosi decisamente molto più versatili di altre strutture più convenzionali, solitamente più piccole e piene di vincoli e limitazioni.

Per allestire i locali dovrete naturalmente noleggiare l’arredo più opportuno a seconda del contesto. Solitamente le linee moderne di mobili e complementi di design possono valorizzare lo scenario ‘archeologico’ circostante, offrendo spunti all’immaginazione a partire dall’evidente contrasto che può venire a crearsi tra l’elemento decadente del passato e l’oggetto dal taglio futuribile.

Probabilmente avrete bisogno di noleggiare un desk d’accoglienza di un certo impatto visivo, da inserire nella hall del sito archeologico come punto di riferimento di partenza per il visitatore che accede alla mostra per la prima volta. Dovrete curare con attenzione l’allestimento degli elementi di corredo, come ad esempio i tendinastro a noleggio che serviranno a proteggere le teche o anche ad evitare l’accesso ai visitatori nelle zone inagibili del sito.

Dovrete quindi progettare meglio del solito – ma anche con maggiore libertà creativa rispetto alle location tradizionali – buona parte delle strutture d’accoglienza della mostra, avendo cura di valorizzare l’artista in esposizione, come è ovvio, ma contestualmente di sfruttare anche il fascino del sito di archeologia industriale che vi ospita, nel tentativo di potenziare l’effetto generale che il connubio potrà avere sul pubblico in visita.
In definitiva quella dell’archeologia industriale come possibile location per le mostre è una sfida originale e impegnativa per l’event planner che si occupa di eventi d’arte, ma è anche un’opportunità preziosa che merita decisamente di essere colta.

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