La tavola rotonda richiama alla nostra mente molti riferimenti culturali, fra cui il più diffuso è certamente quello della tavola rotonda del ciclo arturiano. Il concetto stesso di tavola rotonda, in effetti, è stato veicolato nel medioevo proprio da questa raccolta di testi leggendari che ha anche permesso di tradurlo fino ai nostri giorni dando al termine l’accezione che tuttora usiamo – con accezioni tuttavia differenti.
Una tavola rotonda è, dal punto di vista costruttivo, un tavolo che offre ad ogni astante la stessa faccia. Di conseguenza non è possibile determinare quale persona sia più importante di altre sulla base della posizione assunta rispetto alla conformazione del tavolo, perché non esiste un posto a capotavola. Fonti antiche ci dimostrano che già presso i celti era diffuso il costume di adottare soluzioni come questa per scongiurare conflitti all’interno dei gruppi sociali, e la leggenda di Re Artù e dei suoi cavalieri ha radici proprio in questa usanza. La tavola rotonda era un modo per decentrare la simbologia del potere dalla sola figura del re, che in un normale tavolo avrebbe seduto a capotavola, in una posizione dove potesse essere riconoscibile da tutti. Se il tavolo non ha posti differenziati, significa anche che chiunque vi sieda è uguale agli altri, con gli stessi diritti di parola.
Oggi il concetto di tavola rotonda riveste lo stesso significato, che viene esteso a vari contesti. I più comuni sono quelli accademici o quelli politici, in cui l’idea di organizzare una tavola rotonda descrive la volontà di approntare una discussione su un argomento specifico in cui tutti gli invitati abbiano uguale diritto di parola per garantire un approccio quanto più democratico.
Un ruolo chiave in una moderna tavola rotonda è comunque rappresentato dal moderatore. Spesso si tratta di una persona che, pur mantenendo lo stesso diritto degli altri alla partecipazione, ha la possibilità di condurre la discussione in modo che non ci siano intoppi e che tutto preceda nel milgiore dei modi. Trovare la persona giusta per questo ruolo non è semplice ma è assolutamente fondamentale, in quanto un buon moderatore permette all’incontro di avere successo senza interferire con le necessità dei partecipanti. Al contrario, il peggiore dei casi è quello in cui un moderatore domini la discussione: per quanto la tavola possa essere rotonda e per quanto tutti i posti possano avere la medesima importanza, l’equità della discussione sarebbe negata.
Le tavole rotonde vengono quindi organizzate all’interno di eventi di vario genere: convegni, congressi, meeting aziendali… Nel catalogo Croppo troverete anche dei modelli di tavoli disponibili a noleggio adatti ad essere impiegati in queste occasioni.