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Come organizzare una mostra fotografica

INDICE

Ambizione, desiderio e sogno di chiunque fa degli scatti e del racconto per immagini la propria passione o professione è senza dubbio vedere i propri lavori protagonisti di un’esposizione. Per realizzare concretamente una mostra fotografica bisogna però considerare svariati aspetti di ordine pratico come: pianificazione, data e luogo, comunicazione, tempistiche, sviluppo del progetto e gestione dell’evento. Ecco alcune idee e spunti su come organizzare una mostra fotografica di richiamo.

Tempistiche

Il fattore tempo dipende molto da elementi come l’avere o meno del materiale già pronto o dal voler allestire una mostra personale o collettiva. Bisogna poi calcolare l’incalcolabile, cioè eventuali imprevisti che possono stravolgere l’agenda e costringere una modifica della tabella di marcia. In linea di massima meglio avere una margine di 3 o 6 mesi per non arrivare al giorno dell’evento con il fiato corto.

Data e durata della mostra

Il successo di qualunque iniziativa sta nel riuscire a richiamare più gente possibile quindi bisogna fare attenzione a non scegliere un giorno che coincida con festività, ricorrenze, eventi sportivi, appuntamenti importanti o esposizioni dello stesso tipo. L’eccezione alla regola sono però le manifestazioni pubbliche che si svolgono nelle vicinanze, perché ci sono discrete possibilità che la stessa folla possa dirottarsi anche verso la propria mostra. La durata è soggettiva e può andare da un solo weekend a un intero mese, in base anche all’afflusso giornaliero ed eventuali costi da sostenere per l’affitto dei locali.

Il tema

Il segreto sta nella coerenza e nella continuità. Le foto devono accompagnare lo spettatore in una sorta di viaggio, raccontare con le immagini una storia, pagina dopo pagina. Se si ha già del materiale bisogna fare un’accurata selezione per raggruppare ciò che si combina e ha senso logico. Nel caso si debba cominciare da zero è bene puntare su argomenti a cui si è particolarmente affezionati o di interesse comune, per suscitare anche la curiosità e l’effetto sul pubblico. Non bisognerebbe mai andare oltre i 30 scatti in tutto, perché si rischia di creare caos e non lasciare una traccia nella memoria delle persone. Anche il titolo è molto importante, bisogna trovarne uno che riassuma in due o tre parole l’oggetto della mostra.

La location

L’ambientazione può essere decisa a seconda del tema scelto o essere determinata da fattori puramente pratici come il trovare o meno un luogo adeguato e libero entro tempi e costi ragionevoli. Si può optare per locali pubblici o privati, spazi dismessi, sale comunali, magazzini abbandonati, studi professionali, centri commerciali, gallerie, mercati coperti, negozi commerciali, biblioteche, palazzi storici, ecc. Location originali e suggestive possono essere le piazze, gli antichi cortili, i complessi industriali, parchi e giardini, con il vantaggio dell’illuminazione naturale e il passaggio di persone. Occhio però ovviamente alle condizioni del tempo e alle necessarie autorizzazioni.

Criteri di esposizione

La mostra dovrebbe seguire un percorso lineare, facile e intuitivo, senza costringere gli spettatori a tornare indietro. Creare più corridoi può generare confusione e dare la sensazione di non aver visionato tutte le foto. Altro elemento fondamentale è sicuramente la luce, naturale o artificiale che sia, che deve consentire di guardare le fotografie in tutta la loro bellezza, esaltandone e valorizzandone ogni dettaglio. A tal proposito è indispensabile effettuare un accurato sopralluogo per verificare l’effetto scenografico con quella particolare illuminazione. Nel caso non si sia soddisfatti occorre rimediare con faretti o attrezzature adeguate. La resa visiva delle foto spesso dipende anche dalla qualità della stampa, ma bisogna rammentare che c’è sempre una sfasatura tra ciò che appare sullo schermo del pc e quello che si ottiene su carta.

Di conseguenza meglio calibrare i parametri per colmare il divario di nuance e sfumature cromatiche. Anche la presentazione ha il suo ruolo esattamente come per un buon piatto. La soluzione d’elezione è quella di applicare un cartoncino e un passepartout che incornici nel modo giusto l’immagine e la protegga dal contatto con il vetro d’esposizione. Se nella location scelta non sono presenti fili, catenelle o ganci, si può optare per pannelli, cavalletti o altro genere di stand, l’importante è preservare l’impatto estetico. Sotto o accanto ad ogni fotografia è sufficiente una brevissima didascalia descrittiva, niente dettagli tecnici, solo titolo e contesto.

Comunicazione

Va bene sia quella online (social network, banner, pagine eventi, gruppi Whatspapp) che quella offline (volantini, manifesti, comunicati stampa, brochure). L’argomento determina anche il canale di comunicazione più adeguato e il target di pubblico che si intente attirare. Temi piuttosto forti o dal contenuto esplicito possono ad esempio non essere indicati per famiglie, quindi in questo caso inutile distribuire flyer presso scuole o negozi. Un buon bacino di utenza possono invece essere le associazioni culturali, i centri sociali, le librerie, ecc. Qualunque sia il mezzo scelto è indispensabile scegliere un’immagine descrittiva accattivante, semplice, e che siano ben chiare data e ora.

Come organizzare una mostra fotografica, le soluzioni di Croppo Allestimenti

Relativamente a quanto detto, Croppo allestimenti cura ogni aspetto dell’evento offrendo i seguenti servizi noleggio:

  • Pannelli e stand personalizzati. Realizzazione di supporti per definire al meglio il layout espositivo.
  • Fondali e tunnel per retroproiezioni. Allestimenti ad hoc per creare l’effetto scenografico desiderato.
  • Copertura della pavimentazione in base alle esigenze. Rivestimenti in diversi colori e materiali per adattarsi cromaticamente e rendere calpestabile superfici di edifici antichi o adattarle al transito di utenti.
  • Generatori di aria calda o fredda per piccoli e grandi ambienti. Adeguata climatizzazione degli spazi scelti a prescindere dalle condizioni esterne.
  • Gazebo e tensostrutture. Montaggio di strutture per riparare le persone dal sole e rendere più confortevole la visita di una mostra all’aperto.
  • Servizio hostess. Fornitura di personale qualificato per l’assistenza e il supporto degli utenti.
  • Laboratorio di falegnameria e tappezzeria. Creazione di materiale su misura per adattare pannelli, pedane ma anche suppellettili, tendaggi, coperture per arredi, ecc.
  • Audio, video e luci. Allestimento di impianti di illuminazione, proiezione, amplificazione, regia, ripresa e registrazione dell’evento.

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