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Concorsi insegnanti: cambio della guardia per quasi 70mila docenti

INDICE

Grandi manovre in ambito scolastico grazie anche al turnover avviato dalla quota 100 che ha mandato in pensione numerosi docenti. Si stima che i posti vacanti da riempire siano tra i 65mila e i 70mila, con circa 17mila assunzioni tra infanzia e primaria, mentre altre 49mila riguarderanno medie e superiori. Sono previste modalità preferenziali per i supplenti precari (esonero della prova preselettiva, riserva del 35-50% dei posti) in attesa di stabilizzazione da almeno 3 anni (36 mesi). Scompaiono tra i requisiti di ammissione vecchie abilitazioni quali: Tfa, Ssis e Pas.

Concorsi pubblici insegnanti: dalle prove all’assunzione in ruolo

Stando alle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, la stagione dei concorsi pubblici per insegnanti dovrebbe inaugurarsi ufficialmente a luglio 2019 con l’emanazione del bando di reclutamento sulla Gazzetta Ufficiale concorsi insegnanti per scuola primaria di I e II grado. Croppo Allestimenti si occupa da sempre di affitto allestimento concorsi. È possibile concorrere per un’unica regione (ma si ritiene che in seguito venga concesso di sceglierne fino a 3) e per una sola classe di concorso, distinta per il primo, il secondo grado e per il sostegno. In sostanza i candidati possono partecipare a un massimo di quattro procedure: rispettivamente per scuola medie e superiori, per sostegno nelle medie e superiori. Possono partecipare ai concorsi insegnanti scuola infanzia e primaria coloro che hanno conseguito un diploma magistrale prima dell’annata 2001/2002 e i laureati in Scienze della formazione primaria.

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Auspicabilmente le prove dovrebbero svolgersi a cavallo tra l’annata 2019/2020 con avvio delle prime assunzioni da settembre 2020. Sono previsti 3 step, il primo per verificare che il candidato sia in possesso delle conoscenze di una disciplina specifica. La scelta è tra quelle relative alla classe di concorso per la quale ci si iscrive. Per gli insegnanti di lingue e culture straniere vige il vincolo della lingua di insegnamento. Al secondo step, con test scritto, si accede solo dopo aver superato il primo, ed è incentrato su tecnologie didattiche e discipline antropo – psico-metodologiche. Limitatamente al sostegno è prevista una prova scritta supplementare, oltre alle prime due, su didattica per l’inclusione scolastica e pedagogia speciale. È possibile esercitarsi nei quiz concorsi insegnanti utilizzando le diverse piattaforme di simulazioni che vengono attivate online a ridosso delle date d’esame ufficiali.

Il terzo step è la prova orale che comprende: possesso di abilità informatiche di base, conoscenza della lingua straniera ad un livello B2 ed eventualmente una prova pratica se la commissione lo richiede. Terminati i concorsi viene stilata una graduatoria biennale aggiornata ogni due anni con successive procedure di bando. Chi vince il concorso, in luogo del vecchio tirocinio triennale FIT, deve svolgere un anno di prova e formazione come supplente, con eventuale successiva assunzione in ruolo. In caso di esito negativo di questo percorso il docente è tenuto a ripeterlo nuovamente. L’assunzione è vincolata alla scuola in cui è stato effettuato l’anno di prova senza possibilità di richiesta di mobilità per i successivi 4 anni.

Concorsi per insegnanti delle scuole secondarie: ripartizioni, crediti e classi

Concorso per l’ammissione a cattedra nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, 50% nelle medie, 50% nelle superiori, con possibilità di accesso sia per laureati che per diplomati. Requisito fondamentale per tutti i candidati è l’aver conseguito 24 crediti formativi (Cfu) in materie antro-psico – pedagogiche. Per i già abilitati in altre classi di concorso non sono necessari i crediti formativi. Tra queste le principali sono: italiano, geografia, storia, matematica e scienze (per le medie) e discipline letterarie (per superiori e sostegno).

Concorsi per insegnanti di sostegno: percorsi formativi e requisiti

Il Miur ha dato il via ad un provvedimento per la messa a disposizione di oltre 14mila posti di accesso a percorsi formativi per il conseguimento dell’idoneità a ruolo in qualità di insegnanti di sostegno per l’annata 2019. I dettagli sono visibili sulle piattaforme di tutti gli atenei che hanno presentato validamente la loro offerta formativa per l’attivazione dei moduli didattici. Le prove di selezione devono concludersi idealmente entro marzo 2020, mentre i requisiti sono quelli richiesti per i rispettivi gradi per i quali si intende specializzarsi. Esempio:

Specializzazione sostegno scuola dell’infanzia e primaria – abilitazione all’insegnamento con laurea in scienze della formazione e diploma magistrale.

Specializzazione sostegno scuola secondaria di primo e secondo grado – laurea o titoli equipollenti, diploma di primo o secondo livello di alta formazione artistica o equipollenti.

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