I grandi eventi hanno la capacità di attirare migliaia di persone ad assistervi, ed assieme a queste si sollevano alcune importanti questioni di sicurezza e gestione dei flussi in determinati spazi. Ciò si produce, su scala minore, anche per piccole situazioni in cui si parla di decine o centinaia di partecipanti. Dal punto di vista degli organizzatori, la folla appare come un elemento da gestire in modo oculato per evitare grossi problemi sia in termini di sicurezza che di semplice godibilità dell’evento, e la risposta più naturale è quella di organizzare le zone di attesa e di accesso dei partecipanti nel modo migliore possibile.
Il tendinastro a noleggio è nato esattamente con questo scopo. Si tratta dei classici stativi in acciaio contenenti un nastro elastico ed estraibile, concepiti in senso modulare così da permettere di costruire i percorsi di attesa nella maniera più congeniale per lo spazio a disposizione. Siamo abituati a vedere il tendinastro usato negli aereoporti o nelle sale d’attesa degli uffici pubblici, ma in effetti il suo utilizzo è molto vasto e ben si adatta a numerose altre situazioni.
In tutti i casi dove sono necessarie, saper gestire le linee di attesa è una caratteristica vincente: evita inefficienze, perdite di tempo e sopratutto frustrazioni a chi si trova in coda. In linea di principio, ciò che avviene quando si aspetta in fila è rilevante in particolare sul piano psicologico, indipendentemente da ciò che le statistiche affermano, ed il tempo inoccupato – quando si sta fermi – è percepito come più lungo di quello occupato – quando ci si muove.
Il posizionamento del tendinastro spesso viene affrontato in modo più estetico che razionale, con una conseguente perdita di spazio utile. Lo scopo degli stativi è di aiutare l’utente guidandolo verso il suo interesse mantenendo un senso di ordine generale, cercando di evitare nervosismi. Ma se la disposizione è inefficace, questo sistema rischia di non funzionare, creando code più lunghe del necessario e comportamenti spiacevoli da parte delle persone in coda. Tutti noi, ad esempio, cerchiamo istintivamente il cammino più breve verso la destinazione: se gli stativi sono posizionati in modo da lasciare molto spazio in un cambio di direzione, possiamo essere certi che si produrrà una perdita di spazio, perché tutti cercheranno di “tagliare la curva”.
Solo attraverso l’osservazione diretta dei comportamenti della gente si può capire quale soluzione empirica sia migliore per gestire al meglio le code. Il tendinastro aiuta moltissimo questo gravoso compito, ma va usato con accortezza e previdenza. Non si tratta di dettagli, ma di una parte importante dell’esperienza di ogni partecipante: d’altronde stare in coda è spiacevole e chi la fa ha una valida ragione per trovarsi lì, che non va sottovalutata.